Ricostituzione del Battaglione San Marco
Dal secondo conflitto mondiale arriviamo al primo gennaio 1965, data in cui la Marina Militare ha ristrutturato il SAN MARCO, (F.O.M nr. 73 del 12 settembre 1964) ponendolo alla dipendenza della 3° Divisione Navale. Non un nuovo Battaglione ma quello di sempre, il naturale erede del vecchio Reggimento, custode della bandiera e delle mostrine rosse, fiero della sua gloriosa tradizione.
Il 7 gennaio 1965, appunto, si svolge il primo corso (in assoluto) del ricostituito San Marco . Un gruppetto di soli tre Uff.li, sei Sott.li, cinque SC/VO/61 e cinque mai dimenticati Sott.li Incursori (istruttori) furono destinati a Comsubin (Scuola San Marco) per Scuola fanteria di Cesano di Roma. Essi alloggiavano a Santa Rosa per tutto il periodo dell’addestramento basico. La leva era tutta concentrata al CAR di Siena ( addestramento preliminare). Questo è l’inizio della nuova era dei Leoni, sotto la direzione del formidabile e sempre amato T.V In/smz/Par. Franco ZAVATTARO che nel futuro sarebbe diventato il mitico Com.te del Battaglione. Questa aggettivazione al riguardo, sia dell’Ufficiale che dell’uomo è d’obbligo perchè il Com.te Zavattaro riuscì a reintrodurre il paracadutismo militare nel San Marco.
Il San Marco andò al Marine Baracks del Cugini ( Baraccamenti Cugini), a Taranto, solo nel 1967 seguendo questo percorso logistico:
- dal 07/01/1965 al 12/04/1965 Scuola Fanteria Cesano di Roma. La Leva sino al 30 Aprile a Siena.
- dal 12/04/1965 al 05/06/1965 Comsubin ( Scuola San Marco)
- dal 05/06/1965 in poi Nave Etna, Nave San Marco (22/12/1966), Nave Anteo, Nave Quarto
Quindi, nel marzo 1967 la 1^ Comp. Ass. BAFILE e la 2^ Comp. Ass. GRADO venne dislocata alla Cugini. Qualche mese dopo giunsero la CAORLE e la GOLAMETTO.
Il 10 giugno dello stesso anno, a bordo dell’incrociatore Garibaldi, riceve la Bandiera da combattimento e, poche settimane dopo, partecipa alla prima delle numerose operazioni anfibie effettuate dalla NATO in Mediterraneo.
Il Battaglione si trasferisce nel 1972 nella stazione Navale di Brindisi, al castello Svevo.
Tratto da :
“Le Fanterie di Marina Italiane” di L.Fulvi, G. Manzari, T. Marcon, O. Miozzi.
Si ringrazia inoltre l’Amm. G. BRANDANO per le precisazioni e correzioni storiche.